don. Mosè

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Roma, Italy
Sono Sacerdote Eritreo. Vivo in Italia dal 1992 Attualmente studio alla Pontificia Università Urbaniana Mi occupo dei diritti dei migranti, inparticolare dei richiedenti asilo politico e Rifugiati politici. Sono impegnato a favore dei diritti umani e civili degli Eritrei ed Etiopi.

mercoledì 3 ottobre 2007

Lettera al ministro degli affari esteri

Sua Eccellenza
Onorevole Gianfranco FINI
Ministro degli Affari Esteri
Piazzale della Farnesina, 1
00194 ROMA

Signor Ministro,
le varie Associazioni di Eritrei presenti nel territorio italiano, in data odierna, manifestano pubblicamente per denunciare le violazioni di diritti umani, civili e religiosi cui sono sottoposti i cittadini eritrei nella loro nazione. I familiari di giovani che lasciano il loro paese, vengono arrestati e costretti a pagare una somma ingente per essere liberati. . sere liberati; resVengono inoltre perseguitati giornalisti, obiettori di coscienza, uomini politici e leader religiosi.
La principale causa di questa drammatica situazione, è la questione del confine con l’Etiopia, irrisolta nonostante il patto di non belligeranza, firmato congiuntamente dai due governi nel dicembre 2000 ad Algeri. Questo stato di cose, impedisce alla Nazione di proseguire il suo progresso democratico, e pone le premesse per l’instaurazione di un potere dittatoriale, che per il momento giustifica la sua azione governativa con lo stato di guerra che di fatto prosegue dal 1998.
Si registrano, inoltre, vere e proprie retate di studenti e studentesse liceali minorenni, ormai prossimi alla conclusione dell’iter scolastico, che vengono inviati al fronte di guerra. I nostri ragazzi vengono sfruttati come mano d’opera e sono spesso oggetto di abusi sessuali. Nel triste panorama dell’ Eritrea di oggi, si evidenzia ancora che nel giugno scorso, sono stati fucilati 161 tra ragazzi e ragazze, accusati di diserzione, poiché erano riusciti a scappare dalle caserme.
L’ambiente religioso, ha risentito molto di tutta questa situazione. Il governo locale, anche se indirettamente, ha portato il Patriarca Ortodosso di Eritrea a dimettersi dal suo incarico ed ha proceduto a mettere agli arresti esponenti della comunità di confessione protestante.
Dal 1993 ad oggi si sono susseguiti innumerevoli episodi di violenza e gravi violazioni di diritti umani: alcuni invalidi di guerra sono stati ugualmente arruolati, incarcerati o uccisi. Alcuni studenti universitari e lavoratori, per aver rivendicato i loro diritti, sono stati atrocemente torturati, causando la morte di alcuni di loro. Alcuni anziani, rispettati come "saggi" dalla popolazione, per essere intervenuti a favore della conciliazione fra le fazioni in lotta per il potere, sono stati messi in carcere. Particolare menzione merita la triste vicenda dei profughi e rifugiati espulsi dai governi maltese e libico, che non appena rientrati in Eritrea sono stati fatti sparire "letteralmente" dalla circolazione e ancora oggi, a distanza di un anno, non si sa se siano morti o vivi.
Per l’istituzione che Lei rappresenta, chiediamo che si faccia portavoce a livello internazionale, in seno all’O.N.U. e al Parlamento europeo di queste problematiche, affinché la comunità internazionale si adoperi per impedire il riaccendersi del conflitto armato che sembra imminente nelle zone di frontiera. Le chiediamo inoltre di farsi interprete in sede internazionale della necessità di garantire il rispetto della risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’O.N.U. dell’aprile 2002, sul ristabilimento delle linee di confine, intervenendo sul governo etiope affinché attui al più presto detta risoluzione e sul governo eritreo affinché avvii il processo di democratizzazione, nel pieno rispetto dei diritti umani.
Per le ragioni suddette e per favorire una più efficace comprensione delle realtà appena esposte, Le alleghiamo alla presente del materiale esplicativo.
Nella speranza di avere un riscontro positivo a questa richiesta, La ringraziamo per l’attenzione che ci ha concesso. Con deferente ossequio
A nome dell’A.H.C.S., il Presidente

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Mussie Zerai Yosief


Roma, 21 novembre 2005.



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Mussie Zerai Yosief
Agenzia Habeshia per la Cooperazione allo Sviluppo
di Eritrei ed Etiopi in Italia (AHCS)
E-mail: agenzia_habeshia@yahoo.it
http://habeshia.blogspot.com

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