don. Mosè

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Roma, Italy
Sono Sacerdote Eritreo. Vivo in Italia dal 1992 Attualmente studio alla Pontificia Università Urbaniana Mi occupo dei diritti dei migranti, inparticolare dei richiedenti asilo politico e Rifugiati politici. Sono impegnato a favore dei diritti umani e civili degli Eritrei ed Etiopi.

mercoledì 3 ottobre 2007

Comunicato Stampa 20 dicembre 2005

COMUNICATO STAMPA
Del Comitato per i diritti umani di Eritrei
La rappresentanza degli eritrei in Italia ricevuti in commissione diritti umani del Senato.
Oggi alle ore 14 presso la commissione dei diritti umani in Senato si è svolta una audizione dei rappresentanti della comunità eritrea in Italia. Durante l’incontro è emersa la grave situazione del rispetto dei diritti umani in quel Paese e delle problematiche dei rifugiati eritrei in Italia. Mussie Zerai Yosief , rappresentante della comunità ha illustrato l’attuale situazione dichiarando che la questione eritrea ha avuto un’eco internazionale, solo dopo lo scoppio della guerra con l’Etiopia nel biennio 1998 - 2000, ma le violazioni dei diritti umani erano già in atto dal 1991. Il periodo bellico intercorso fra i due Paesi, ha peggiorato la situazione su vari aspetti: quello sociale, economico, legale e religioso, ha anche fornito un valido alibi al regime per rimandare l’entrata in vigore della Costituzione, ufficializzata dal Referendum popolare del 1997. L’attuale regime giustifica questo rimando temporale a causa dello stato di tensione con l’Etiopia.
La nostra gente sta fuggendo, afferma Mussie ai parlamentari della commissione, per disperazione da una tirannia spietata, affrontando viaggi pericolosi con il rischio di perdere la vita, come accade lungo il deserto del Sahara, nel mare Mediteranno e subendo anche soprusi in Sudan e in Libia, discriminati, taglieggiati dai criminali Libici o del Maghreb. Questi connazionali, una volta arrivati in Italia (Paese che noi riteniamo come la nostra seconda patria) trovano poca assistenza e nella maggior parte dei casi non vengono riconosciuti come rifugiati, ma viene riconosciuto solo quello umanitario.
Per questi gravi motivi, continua il rappresentante eritreo, chiediamo che l’Italia solleciti nelle sedi ONU e dell’UE un intervento che impedisca un ulteriore dissidio bellico tra i due Paesi, che proprio in questi giorno si è acutizzato, ed inoltre si spinga il governo eritreo affinché si avvii l’entrata in vigore della Costituzione voluta dal popolo la quale contempla il rispetto dei diritti umani, la libertà di stampa, la libertà religiosa, il pluralismo politico, l’autonomia del sistema giudiziario, la libertà di movimento.
Chiediamo a questa commissione un impegno affinché il Ministero degli Interni italiano, riesamini tutte le pratiche di Eritrei che hanno presentato richiesta di asilo e che hanno ricevuto il diniego. Vengano riesaminate anche le pratiche di coloro che in Eritrea ricoprivano cariche istituzionali, le quali sono in possesso della protezione umanitaria, per valutare la possibilità di ricevere il riconoscimento dello status di rifugiati.
A seguito delle nostre richieste di aiuto i componenti della Commissione si sono impegnati a dare seguito a quello che è emerso durante l’audizione.
Roma 20 dicembre ’05
Mussie Zerai Yosief

Mussie Zerai Yosief
Agenzia Habeshia per la Cooperazione allo Sviluppo (AHCS
E-mail agenzia_habeshia @yahoo.it
http://habeshia.blogspot.com

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