mercoledì 3 ottobre 2007

Gentili Sig.re e Sig.ri,
Da più di un anno il sottoscritto Mussie Zerai, mi sono occupato della popolazione di rifugiati politici che fin ora sono stati sistemati dal Comune di Roma a Romanina nel palazzo del Enasarco.
Dopo una serie di trattative con il gabinetto del sindaco, sie giunti ad un progetto elaborato in collaborazione con il X Municipio, Action Migranti, Agenzia Diritti, il Comitato di Associazione Selam che rappresenta i rifugiati Eritrei, Sudanesi, Somali, Etiopi che vivono nel su detto edificio, dopo 10 mesi dalla presentazione del nostro progetto, il comune di Roma ci propone di trasferire i rifugiati che sono stati censiti nel febbraio del 2006, in tre strutture una di queste solo per le famiglie con i figli fatta dei mini appartamenti, mentre per le coppi senza figli e tutti i single, devono stare nelle altre due strutture, senza cucina, bagni collettivi, per i single camere collettive, come tipo di soluzione queste ultime da sempre osteggiate dai rifugiati che chiedono una sistemazione abitativa più vivibile, cioè una camera per ciascuno, un bagno ogni 3-4 persone, una cucina ogni 4-5 persone, una sistemazione abitativa che rispetta la legge regionale sui spazi abitativi per ogni persona, cosi come viene chiesto ai migranti che fanno ricongiungimento famigliare che devono dimostrare idoneità abitativa, anche il comune dovrebbe rispettare la legge nel sistemare queste persone, bisogna uscire dal solito modo di affrontare la questione dei richiedenti asilo politico, rifugiati, titolari di protezione umanitaria, come un emergenza, nel caso romanina il comune avuto un anno e mezzo di tempo per trovare una soluzione dignitosa, rispettosa della privacy dei individui, ma quello che propone ora il gabinetto del sindaco alle coppie senza figli di vivere in una camera senza la possibilità di cucinare, bagni e docce da condividere con tutti gli altri, per i single di stare in una camera 3-4-5 persone il contrario di quello che i rifugiati si attendevano, lontano dallo standard di accoglienza di altri paesi europei come la Granbretagna, Germania, Norvegia, Svezia, Olanda...
Il peggio spetta a tutti quelli che hanno trovato ospitalità presso amici o parenti, oppure semplicemente qualche spazio nel palazzo del Enasarco, con lo sgombero non sanno dove andare, sono decine e decine di persone, coppie, bambini, donne incinte o da poco partorito, questa situazione e frutto di un' assenza totale di una legge organica su diritto di asilo che regola il sistema di accoglienza perché non basta concedere l' asilo politico, ma bisogna accompagnarli, aiutarli per un inserimento nel mondo del lavoro, scuola, nella società civile di questo paese.
Chiediamo al Comune di Roma di tener conto di tutta la situazione che e venuta a crearsi in questo anno mezzo, in quel palazzo ha trovato ospitalità centinaia di richiedenti asilo politico, che i centri di accoglienza gestiti dal 5 dipartimento non hanno potuto soddisfare.

Un cordiale saluti
Mussie Zerai
agenzia_habeshia@yahoo.it
http://hanibal.blogspot.com

Nessun commento:

Posta un commento